Ad Invito al Teatro protagonisti i giovanissimi di Aprustum

Ad Invito al Teatro protagonisti  i giovanissimi  di Aprustum

A cura di Casimiro Gatto

Musiche e scene di Domenico Donato e Andrea Magnelli

Coreografie di Katia Sartore

Con Luigi  Alessandria, Giuseppe Anselmo,  Antonello Blotta, Mattia Chiurco, Sara Crescente, Nicolò Fortunato, Alessandro Gimigliano, Chiara Grisolia, Giovanni Grisolia, Daniela Lagatta, Luigi Parisi, Martina Presto,  Luigi Pulice, Lorenza Rende, Lucia Rende, Antonio Tolisano, Marisol Tolisano

23 MAGGIO 2018 – ORE 21:00
TEATRO SYBARIS, CASTROVILLARI
Ingresso libero

Nel laboratorio teatrale di quest’anno abbiamo affrontato un altro classico della letteratura per l’infanzia, Il mago di Oz, scritto e pubblicato da Frank Baum nel 1900. Negli Stati Uniti dove la letteratura per l’infanzia di fine ottocento si occupava soprattutto di storie realistiche o avventurose, la cui massima espressione sono i due capolavori ‘Tom Sawyer’ e ‘Huckleberry Finn’, ‘Il mago di Oz’ ha rappresentato una grande novità perché ha introdotto l’elemento favolistico della fiaba anglosassone estraneo alla tradizione letteraria americana fino a quel momento. Baum, che ha sviluppato e affinato le sue doti di narratore raccontando storie fantastiche ai suoi quattro figli la sera quando tornava a casa dai suoi viaggi di commesso viaggiatore, ne ‘Il mago di Oz’ crea un affascinante mondo popolato da maghi e streghe, spaventapasseri che parlano, ometti di stagno e scimmie volanti, leoni paurosi e alberi viventi. Questi personaggi, pur appartenendo al mondo della fiaba, “hanno il dono di essere personaggi che possiamo incontrare per la strada. Ti parlano con semplicità e cordialità, sia che facciano i conti della spesa, sia che se ne volino in pallone o si seggano su un trono…” Nel mondo di Baum tutto si risolve sempre in modo allegro e bonario anche quando “dopo tanto camminare, attese, fatiche, avventure e illusioni si scopre che Oz è un ciarlatano. Bene, nessuno si arrabbia… Questo per farci capire che la vita anche in una fantasmagorica fiaba ha i suoi risvolti sfortunati, le sue sventure, le sue durezze.” Persino la ‘perfida strega’ non riesce mai a farci paura fino in fondo, “ci sembra impertinente, antipatica, anche cattiva, ma di una cattiveria che ci fa un po’ sorridere.” Insomma il mondo fantastico di questo autore è più concreto, più terreno di quello surreale e pieno di non-sense in cui spazia Louis Carroll nella sua ‘Alice nel paese delle meraviglie’, sicuro modello di riferimento di Baum.

Noi che avevamo già affrontato con i ragazzi ‘Alice’ qualche anno fa, abbiamo voluto confrontarci di nuovo con un universo fantastico mettendo in scena la storia della povera Dorothy, orfana che vive con gli zii in una desolata campagna del Kansas, trascinata da un violento uragano nel fantastico mondo di Oz, entrato nel nostro immaginario soprattutto grazie al kolossal realizzato da Victor Fleming nel 1939 con una straordinaria Judy Garland protagonista.

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